Si sente parlare sempre più frequentemente del Tipcheck, l’audit energetico. Soprattutto chi opera nel settore chimico e in quello farmaceutico ne avrà già sentito parlare e conoscerà le opportunità di risparmio energetico che si aprono in seguito a quest’analisi.
Anche se il tema del risparmio energetico è sempre più attuale, anche alla luce dei rincari energetici e degli obiettivi comunitari legati alla sostenibilità, molte aziende nutrono ancora diversi dubbi in merito a quest’opportunità.
In particolare, tanti si chiedono che cosa implichi nel concreto un efficientamento energetico, quali benefici comporti ma anche quale sia l’investimento iniziale, oltre che i tempi di rientro della spesa.
Cerchiamo allora di fare chiarezza.
Partiamo proprio dal Tipcheck che, come dicevo sopra, è un audit energetico sugli impianti, volto a redigere un report dettagliato sui possibili interventi di coibentazione termica da mettere in atto al fine di ridurre i consumi energetici, ottenendo un reale e misurabile risparmio energetico.
Si tratta di uno strumento standardizzato messo in atto dalla Eiif, la European Industrial Insulation Foundation, con lo scopo di fornire al settore industriale strumenti e soluzioni per risparmiare energia e ridurre le immissioni di CO2.
L’audit può essere fatto soltanto da aziende partner della Eiif e che sono state, pertanto, accreditate dall’ente. Quest’ultima precisazione potrà sembrarti scontata ma non è così.
Infatti, quanto un tema, come quello del risparmio energetico, diventa così attuale, si moltiplicano soggetti competenti o meno che vogliono “venderti” la soluzione ideale per risparmiare sulla bolletta.
Quindi il mio primo consiglio è: fare attenzione all’interlocutore con cui si sceglie di collaborare!
I vantaggi del Tipcheck
L’audit Tipcheck mette in luce quanto una serie di interventi di coibentazione possano portare all’azienda dei benefici immediati, come per esempio:
- la riduzione dei costi di produzione;
- l’incremento dell’efficienza energetica;
- la riduzione di emissione di CO2;
- il miglioramento dell’efficienza dei processi;
- la riduzione dei rischi per il personale e delle attrezzature;
- l’aumento della competitività aziendale.
Ma ci tengo a ricordare che il Tipcheck è un audit, quindi un primo passo verso la strada dell’efficientamento energetico a cui dovrebbero seguire una serie di interventi concreti di coibentazione.
Inoltre, il Tipcheck segue un protocollo di analisi standardizzato; pertanto, quando si arriva alla fase di attuazione delle prescrizioni raccomandate nel report, è bene collaborare con un fornitore capace di cogliere le specificità del tuo impianto e di conseguenza proporti la soluzione ideale.
Dico questo perché proprio di recente noi di New Componit abbiamo lavorato con un’azienda del settore delle concerie per cui abbiamo svolto un’analisi energetica dettagliata a cui è seguito un intervento costruito su misura delle loro esigenze.
Abbiamo, infatti, installato dei materassini isolanti in vari hotspot che hanno portato a un risparmio energetico addirittura superiore alle loro aspettative.
Concludo dicendo che se oggi ci sono ancora numerose perplessità relative ai benefici degli interventi di isolamento degli impianti, ritengo che il Tipcheck sia un ottimo strumento per superare alcune infondate reticenze e valutare il ritorno economico (e non solo) di un investimento che può spaventare alcune aziende.
Noi di New Componit siamo membri ufficiali dell’ Eiif (European Industrial Insulation Foundation) dal 2019; il nostro personale accreditato ha ottenuto la certificazione per fare delle ispezioni negli impianti e redigere studi di coibentazione improntati al risparmio energetico.
Ci proponiamo di trovare soluzioni di isolamento, studiate in base alle specifiche esigenze del cliente, incentrate su tre fattori fondamentali:
- le temperature in gioco;
- la riduzione delle emissioni in atmosfera;
- il conseguente risparmio economico.
Se anche tu vuoi efficientare i consumi energetici del tuo impianto
Simone Balbi – Chief Operating Officer